Io creo con...


Uncinetti di bambù

All'inizio, quando ho mosso i primi passi nel mondo del crochet, sono andata a scovare tra i vecchi merletti di mia nonna alcuni uncinetti di acciaio, che mi hanno accompagnata e degnamente servita fino a quando ho scoperto, grazie alla mia carissima amica e collega NaturalArmonia, l'esistenza degli uncinetti in bambù: me ne sono perdutamente innamorata!
Questi utensili rappresentano un modo nuovo di lavorare all'uncinetto, utilizzando un materiale naturale ed ecosostenibile. Adoro il fatto di creare capi e oggetti con prodotti naturali come cotone, lana, lino... attraverso utensili costituiti da materia donata dalla Terra.
Gli uncinetti che uso io sono realizzati in bambù di alta qualità, selezionando la parte più robusta di questa pianta eccezionale; il legno di bambù utilizzato per questi attrezzi ha subito il trattamento della carbonizzazione (trattamento con il calore) per renderlo resistente ed impermeabile, ed è stato lucidato a mano. Il bambù carbonizzato, oltre a garantire a vita durevolezza e qualità, assume una bellissima colorazione più scura e calda, simile al legno di noce.
Indubbiamente il bambù regala una sensazione diversa dai normali uncinetti di metallo o plastica: al tatto è leggero, levigato, caldo... inoltre non può che migliorare con il tempo e l'utilizzo, come tutte le cose più preziose!

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Il Lucet

Tra l'inverno del 2013 e la primavera del 2014 scopro l'esistenza di un utensile che mi ha affascinata da subito, speciale e caratteristico di antiche civiltà: il Lucet!
I cenni storici riguardo questo attrezzo sono pochi e rari, pare che i reperti archeologici più arcaici e dalle forme analoghe a quella del Lucet risalgano al 750-1000 d.C. (costituiti da osso, corna d'animali o legno), ricondotti agli usi delle genti nordiche europee, come le popolazioni norrene ad esempio. 
Il Lucet veniva utilizzato per creare corde e cordoncini dalla tipica forma quadrangolare, robusti e leggermente elastici; questi cordoncini erano realizzati per vari scopi, come supplemento nell'abbigliamento e per usi domestici, ad esempio per chiudere sacchi e borse. La dimensione e la resistenza della corda ovviamente dipendevano allora come dipendono oggi dal materiale utilizzato.
Io ho deciso di lasciarmi animare e ispirare dallo spirito artigiano di questi antichi popoli, riscoprendo e imparando a utilizzare questo affascinante attrezzo in legno di faggio.
Per ulteriori informazioni sul Lucet vi consiglio di cliccare su questo link!

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La Caterinetta

Conosciuta anche con il nome di Tricotin, la Caterinetta esiste in due diversi modelli, manuale o a manovella, e grazie a questo piccolo attrezzo è possibile creare diversi cordoncini tubolari.
Nasce intorno agli anni '20 del Novecento per imparare le basi del lavoro a maglia, anche un pò sotto forma di gioco e passatempo. Dalla forma più rudimentale, che poteva essere un semplice cilindro o un rocchetto di legno dotato di quattro gancetti su una estremità, con il passare del tempo venne poi decorata e arricchita con le forme più vivaci: animaletti, personaggi con abiti colorati, funghetti, ecc.
La Caterinetta manuale deve essere usata in abbinamento ad un ago o un uncinetto, che permettono di afferrare le maglie e sormontarle.
La mia fidata amica è dotata di manovella, modello ideato negli anni '70: il risultato è simile a quello prodotto da un tricotin manuale, ma più veloce e preciso... mai più senza la mia brava e bella Caterinetta!!!


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